Zofia | Operatori | Tom Clancy's Rainbow Six Siege | Ubisoft (IT)

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Zofia

Zofia faction

GROM

Squadra
Assalitore
SQUADRA
Ghosteyes
SPECIALIZZAZIONE
IRRUZIONE, ANTI-GADGET
SALUTE
Velocità
Difficoltà

ABILITÀ UNICHE E STILE DI GIOCO

Il KS79 LIFELINE fa uso di una tecnologia di fuoco attivata elettronicamente in grado di sparare munizioni sia da impatto sia a concussione.
Le munizioni a concussione emettono un'onda sonora da 170 decibel che danneggiano l'udito e hanno un effetto stordente.

Dotazione

Arma primaria

LMG-E

MITRAGLIATRICE

M762

FUCILE D'ASSALTO

Arma secondaria

RG15

PISTOLA

Gadget

Claymore

CARICA DA IRRUZIONE PESANTE

Abilità unica

KS79 LIFELINE

Biografia
Nome vero
Zofia Bosak
Data di nascita
28 gennaio (36 anni)
Luogo di nascita
Wrocław, Polonia

BACKGROUND

"L'importante non è il posto in cui finisci, ma come riesci a trasformarlo in casa."

Zofia Bosak è la figlia più grande di Jan Bosak, rispettato ex comandante dell'unità delle forze speciali polacche GROM. Da ragazza eccelleva nel faticoso addestramento extracurriculare impostole dal padre, imparando numerose tecniche incluse alcune che molti considererebbero discutibili. Grazie alle sue eccezionali doti, Zofia ha superato il test di selezione del GROM con il massimo dei voti. Oltre al combattimento corpo a corpo e al tiro di precisione, ha perfezionato numerose altre abilità quali sopravvivenza, sabotaggio, estrazione ostaggi e medicina da campo. Motivata a eccellere in ogni unità in cui presta servizio, Zofia dimostra una capacità di concentrazione unica in tutte le operazioni. Tale capacità di concentrazione le ha consentito di evacuare da sola centinaia di civili, tra cui diversi bambini, durante una missione di salvataggio in Guatemala. Da allora ha ottenuto un gran numero di encomi e riconoscimenti, guadagnandosi il rispetto dei suoi ufficiali comandanti e pari grado. Zofia si distingue per la sua attitudine al pensiero laterale supportata da un'esperienza operativa aggressiva e decisiva, nonché per un curriculum impeccabile sul campo e al di fuori.

RAPPORTO PSICOLOGICO

Ci sono aspetti della specialista Zofia "Zofia" Bosak che sento di avere a malapena sfiorato, anche dopo diverse sedute. Quindi procederemo con calma. Ho letto il dossier: dal momento che il padre era un personaggio pubblico, ci sono elementi classificati anche nel suo fascicolo personale. […] Durante le nostre sedute non era tanto sulla difensiva quanto... distratta dal mio ruolo. Non voleva essere "analizzata", che è esattamente la stessa risposta che ho ricevuto anche da sua sorella, la specialista Elżbieta "Ela" Bosak. […]

Zofia non ama parlare di sé né apprezza che si parli della sua vita, in particolare di suo marito - anch'egli militare - e della loro figlia. Non è una che ama fare conversazione. Ciò ha reso i primi venti minuti del nostro primo incontro piuttosto silenziosi. Dopo che le ho raccontato alcuni dettagli della mia famiglia, si è lasciata andare raccontandomi un buffo incidente accaduto durante la routine mattutina insieme a sua figlia. Sapendo quanto sia riservata, voglio onorare la sua fiducia e non scendere nei dettagli. […]

È combattuta tra l'orgoglio per i risultati raggiunti e la sensazione di essere stata privata di scelte importanti. Quando le ho detto che dai rapporti su di lei emerge una persona eccezionale si è messa a ridere. Mi ha confessato che spesso si sente come un automa, come se qualcuno l'avesse programmata e inserito il pilota automatico. Sarà fondamentale riuscire a dissipare questo suo senso di impotenza. […]

Zofia non ha ancora accettato del tutto la morte del padre. Non crede sia stato un suicidio e mi ha chiesto se posso recuperare per lei il referto dell'autopsia. Non sono sicuro di avere questo tipo di contatti, così come non sono sicuro che sia una buona idea. L'assenza di lui permea ancora ogni pensiero di Zofia e non sono del tutto convinto che, anche se ottenesse delle risposte, riuscirebbe a mettersi il cuore in pace. L'ho incoraggiata, piuttosto, a insistere nei suoi sforzi per ricostruire il rapporto con sua sorella, e a godersi la sua famiglia e i legami che ha stretto con i compagni di squadra. […]

Ciò che mi colpisce maggiormente di Zofia è che affronta l'ignoto con assoluta equanimità. Se sia dovuto all'addestramento o al modo in cui è stata educata, non saprei dirlo. Indubbiamente, però, è un'abilità preziosa. Dove c'è ambivalenza, però, non può esserci gioia e vorrei che ne avesse di più nella sua vita.

-- Dr. Harishva "Harry" Pandey, Direttore di Rainbow

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