Il "Luison" è fasciato con una fibra di origine minerale per isolare termicamente e acusticamente il silenziatore. L'arma consente a Caveira di stordire il bersaglio con discrezione per poi interrogarlo.
Il "Luison" è formidabile non solo per neutralizzare i nemici senza essere scoperti, ma anche per garantire che nessuno riesca a fuggire.
M12
MITRAGLIETTA
SPAS-15
SHOTGUN
Luison
ALLARME DI PROSSIMITÀ
Granata a impatto
INIBITORE OSSERVAZIONE
PASSO FELPATO
"Non tutti i bambini possono scegliere cosa diventeranno da grandi."
Nata in una cittadina dello stato di San Paolo, Pereira è la settima di dieci figli di una madre vedova. Dopo essersi trasferita a Rio de Janeiro in giovane età, Pereira fu arrestata per rapina e le venne offerta la scelta tra una pena da scontare in riformatorio e lavorare come informatrice per la Polícia Militar. Anni di operazioni sotto copertura nelle gang più famigerate del Brasile hanno reso Pereira maestra nelle tecniche di interrogatorio e sorveglianza, e adesso viene spesso chiamata a condurre esercitazioni di addestramento per le forze di polizia. La sua abilità nelle tattiche per l'estrazione in ambienti ristretti e le situazioni a rischio estremo sono esemplari. Sono state le gesta di Pereira durante la crisi della sicurezza di Rio de Janeiro a catturare l'attenzione di Rainbow, nonostante diversi rapporti sul campo la descrivessero come un operatore pericoloso e incontenibile. Al di là del suo curriculum, poco si conosce della vita privata di Pereira a parte la sua passione per lo studio delle lingue e il fatto che spesso partecipi a tornei non ufficiali di Jiu Jitsu.
Sarebbe troppo scontato descrivere la specialista Taina "Caveira" Pereira come audace e intelligente quando una serie di rapporti sottolineano quanto sia temeraria nelle operazioni, come non rifletta mai prima di reagire e come l'importante per lei sia portare a termine il suo compito. E, anche se i suoi successi non sono passati inosservati, le sono stati negati parecchi encomi a causa della sua natura ribelle. Considerato tutto ciò, in occasione del nostro primo incontro mi aspettavo... chi mi aspettavo? […]
Il fatto che abbia iniziato la sua carriera militare come informatrice mi dice che è una che sa sopravvivere. In quel contesto, aveva molto più senso chiederle perché avesse continuato una volta scontata la sua sentenza. Mi ha risposto che, da modo per cavarsela, era diventato un modo di vivere. È ancora una ribelle, sprezzante nei confronti del sistema. Ma è altrettanto chiaro, anche quando prende in giro gli altri per il loro "senso della giustizia da supereroi", che prende il proprio ruolo molto sul serio. […]
Pereira viene spesso giudicata troppo diretta da quelli che non hanno idea di quali siano le dinamiche di una famiglia numerosa, in particolare con molti fratelli maschi. Sebbene sia molto legata ai propri fratelli e sorelle, Pereira ha dovuto lottare per farsi ascoltare o anche semplicemente notare. È comprensibile che tenga molto alla propria privacy e che tenda a ricavare grande soddisfazione dal fare a modo suo. Al tempo stesso, provenendo da una famiglia numerosa si sente perfettamente a suo agio di fronte al chiasso e alla spontaneità, e comprende molto meglio rispetto ai suoi coetanei gli aspetti più sottili delle dinamiche di gruppo. Il che è anche uno dei motivi per cui è così abile negli interrogatori. Non oso pensare, però, a come vivere in strada abbia contribuito ad affinare tale abilità. […]
Pereira ha messo subito in chiaro che non intende discutere della sua vita privata. Dal modo in cui giocherellava con la sua collana credo che, più che mancarmi di rispetto, stesse invece proteggendo qualcuno a lei caro. […]
Chi mi aspettavo di incontrare quando ho conosciuto la specialista Pereira, dunque? Non è una persona che è possibile prevedere o anticipare. E non si tratta di un avvertimento sinistro. Al contrario. Ho una fede assoluta nelle sue abilità, nel suo contegno e nella sua capacità di concentrazione. E, dove altri vedono ribellione, io vedo ingegnosità. Pereira è piena di sorprese, ma ritengo possiamo fidarci del fatto che farà comunque la cosa giusta.
-- Dr. Harishva "Harry" Pandey, Direttore di Rainbow