12.June.2021

Annie Lennox e i colpi di scena della sua "Walking on Broken Glass"

Poco più di un decennio dopo l'ascesa al successo degli Eurythmics, la cantautrice Annie Lennox si è avventurata nel primo album solista, Diva.Creato per stabilire un'identità musicale indipendente da quella già conosciuta dai fan degli Eurythmics, Diva proclama la statura di Annie come solista, evidenziando le sue qualità da cantautrice e la sua potente voce da contralto. "Walking on Broken Glass", singolo tratto dall'album, esalta le caratteristiche autoriali di Annie, che si serve di contrasti per sviluppare l'intensità emotiva del brano e far provare agli ascoltatori un vortice di sensazioni.

L'esuberante pattern di archi di "Walking on Broken Glass" nasconde lo scompiglio emotivo del brano sotto la sua superficie. La canzone mette a nudo il tumulto di emozioni vissuto da chi cerca di superare il dolore dopo una separazione. Annie introduce la metafora di un'esplosione per descrivere l'intensità del suo dolore: vive in una stanza con finestre distrutte, camminando scalza sui vetri rotti e sperando che l'amore perso venga a soccorrerla. Inserita nel vivace e ottimista pattern di archi, quest'immagine crea una dissonanza cognitiva in cui il testo respinge la musica.

Non è solo il testo a creare una dissonanza cognitiva, ma è la musica stessa a cambiare di sezione in sezione. L'iniziale pattern sincopato e allegro di archi in C maggiore del ritornello segue una cadenza d'inganno che porta ogni strofa a chiudersi con un accordo di A minore. Le improvvise svolte nella tonalità, nella struttura e nel ritmo intensificano la disperazione della protagonista, che vive il passaggio dalla determinazione della camminata sui vetri rotti all'angoscia dell'abbandono. Questo movimento armonico avviene per tre volte all'interno del brano, crescendo sempre in intensità. Nell'ultimo esempio, l'arrivo dell'A minore non si accompagna più a un testo descrittivo, ma a una vera e propria preghiera: "take me from the wreckage, save me from the blast."

Spesso, l'album di esordio da solista di un cantautore è un banco di prova che lo vede paragonare il suo successo a quello dei progetti musicali precedenti e porsi molte domande relative alla divisione degli sforzi tra un artista e gli altri collaboratori. Eventualità come queste accadono a rischio di screditare i contributi musicali di tutti e costringere un artista a essere per sempre comparato al talento dei membri del gruppo precedente. Sfortunatamente, fu proprio questo il modo in cui venne valutato l'album Diva. Ed è vero: con Diva, Annie è riuscita a creare per se stessa una nuova identità musicale che esula dalla popolarità degli Eurythmics. Ma invece di dimostrare come Annie sia in grado di sopravvivere in modo indipendente, il suo lavoro in Diva afferma quanto sia fondamentale la sua scrittura per tutti i suoi progetti. Questo album è un capolavoro emotivo e, all'interno della discografia di Annie, dimostra come il suo songwriting sia la spina dorsale di tutto il suo catalogo musicale.

*Margaret Jones è una cantautrice, polistrumentista e insegnante di musica residente a Oakland, CA. Suona la chitarra in molti gruppi locali, tra cui il suo progetto cantautorale *M Jones and the Melee. Inoltre, possiede un dottorato in Storia della musica alla UC Berkeley e ha insegnato al San Francisco Conservatory of Music.

Annie Lennox SING campaign, Vienna 2010* di Tsui è concesso sotto licenza** CC BY-SA 3.0*

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