5/11/2014

Oltre le linee nemiche: Equipaggiamenti d'assalto

Strumenti d'assedio nell'era moderna

["Oltre le linee nemiche" è una serie di contenuti, pubblicata con cadenza regolare, che esplora i vari aspetti di Rainbow Six Siege, già illustrati nella prima demo presentata. I materiali degli articoli fanno riferimento al gioco ancora in fase di sviluppo e potrebbero subire modifiche prima dell'uscita del titolo.]

Un agente è molto più di un semplice soldato. Le unità antiterrorismo entrano in scena in ambienti pericolosi, in contesti delicati, e devono agire con precisione per portare a termine la missione. Sono composte da specialisti addestrati per utilizzare creativamente gli equipaggiamenti per cavarsela in ogni situazione.

Come sapete, il titolo si basa sull'idea dell'assedio, cioè uno scontro asimmetrico tra assalitori e difensori. In questo gioco del gatto col topo (un topo ben corazzato però...), ogni fazione utilizzerà un intero arsenale di equipaggiamenti per superare in astuzia, sorprendere e infine sconfiggere il nemico. Questa settimana daremo un'occhiata agli equipaggiamenti a disposizione degli assalitori in Rainbow Six Siege.

Essendo una parte fondamentale delle dinamiche di gioco, abbiamo basato l'equipaggiamento iniziale sulle attrezzature tipiche di un vero agente, che porterebbe con sé solo l'essenziale, in modo da non appesantirsi. Allo stesso modo, è importante, per la scelta della classe, assicurarsi di avere l'equipaggiamento adatto alla situazione. Sebbene tutti i dispositivi abbiano funzioni e scopi esclusivi, il bello di un'operazione ben riuscita sta nel modo in cui essi si combinano tra loro. Diamo uno sguardo ad alcuni degli equipaggiamenti degli assalitori.

Raccolta informazioni

Il franchise di Rainbow Six è sempre stato caratterizzato dal contributo bellico dell'intelligence. Nella fase di preparazione, ogni assalitore può attivare un drone che verrà utilizzato per infiltrarsi nell'edificio e scoprire l'ubicazione dell'obiettivo e delle difese, assieme agli spostamenti dei difensori. È una fase cruciale per gli assalitori, poiché si troverebbero in grosso svantaggio se non conoscessero il posizionamento delle difese nemiche.

Concept art di un Drone

Sebbene ogni agente controlli solo il proprio drone, può accedere ai segnali video di tutti gli altri, cosa molto utile soprattutto in modalità Supporto. Se vengono individuati dai difensori, possono essere messi fuori uso, ma se i droni sopravvivono alla fase di preparazione, gli assalitori potranno accedervi anche durante la fase operativa.

Abbiamo ricreato droni ispirati a quelli usati da molte squadre tattiche di tutto il mondo. Abbiamo deciso di includerli nel prototipo originale del gioco dopo aver visto degli interessanti reportage in cui unità antiterrorismo li usavano durante la ricognizione in operazioni di disinnesco bombe. I fan della serie probabilmente si ricorderanno del cavo ottico: questa è fondamentalmente la nostra versione.

Inoltre, quasi tutte le unità antiterrorismo eseguono prima una ricognizione aerea della zona, con elicotteri o droni aerei. Gli assalitori di Rainbow Six Siege hanno a disposizione lo scanner Aquila, un drone aereo che sorvola in cerchio l'edificio dei difensori. L'intera squadra d'assalto ha accesso alla telecamera del drone, in modo da avere una panoramica della situazione all'esterno e poter individuare difensori che tentano di aggirarli passando intorno alla casa. Il progetto è ancora in fase preliminare, ma abbiamo pianificato alcune interazioni interessanti per renderlo ancora più utile per gli assalitori.

Fare breccia

Se gli interni sono la fortezza dei difensori, gli esterni sono il parco giochi degli assalitori. Infatti, hanno a loro disposizione funi per spostarsi su tutta la superficie dell'edificio, creare confusione e utilizzare le finestre come punti d'ingresso.

È possibile scegliere tra la posizione di discesa seduta o quella australiana. La prima è la posizione standard quando ci si arrampica ed è inoltre l'unica che consente di sfondare le finestre. La seconda è chiamata australiana perché è stata sviluppata dalle unità SAS australiane. Gli agenti scendono dalla fune a testa in giù, in modo che possano reagire e sparare a eventuali minacce a terra. Quando il giocatore si cala dall'alto, assume automaticamente la posizione australiana. Ovviamente, è possibile cambiare posizione in qualsiasi momento per adattarsi alla situazione e in base all'approccio scelto per attaccare il nemico.

Calandosi dall'alto, si assumerà immediatamente la posizione australiana.

Quando si è agganciati alla fune, è possibile oscillare liberamente, oltre a guardare e sparare attraverso le finestre (anche mentre si oscilla). In questo modo, gli assalitori hanno più opzioni d'attacco quando cercano di entrare in un edificio.

L'uso della fune è stato reso molto bene nei titoli precedenti della serie e ci tenevamo a migliorarlo ulteriormente in Rainbow Six Siege. Il giocatore deve potersi muovere facilmente e in modo naturale, anche quando piazza una carica di sfondamento, si spinge via dall'edificio per farla saltare e poi svuota il caricatore atterrando elegantemente nell'edificio attraverso la breccia.

Fune e cariche di sfondamento sono una combinazione molto efficace.

La fune è un ottimo strumento per spostarsi e cogliere di sorpresa il nemico, ma quando si tratta di creare una breccia, le cariche di sfondamento a detonazione a distanza sono un vero e proprio classico. Si possono utilizzare in mille modi diversi: creare brecce, distrarre i nemici o intrappolarli con un crollo letale.

Grazie al motore RealBlast, gli ambienti delle mappe di Rainbow Six Siege sono plasmabili. Ed è qui che entrano in gioco le cariche di sfondamento. Non sono piazzate contestualmente come avviene di norma nei giochi (ovvero solo in punti predefiniti); al contrario, è possibile utilizzarle quando si vuole e sarà il tipo di superficie, assieme ad altri fattori, a determinare i danni causati. Abbiamo fatto questa scelta per stimolare la creatività del giocatore, offrendogli maggiori possibilità di scelta in ogni situazione.

Come viene piazzata una carica di sfondamento.

Sia assalitori sia difensori possono basare la loro strategia sulla distruzione degli ambienti, ma le cariche di sfondamento sono una prerogativa dei primi. Contrariamente ad altri metodi, le cariche di sfondamento creano un passaggio rapido e ben definito attraverso le pareti, consentendo un'irruzione fulminea per cogliere di sorpresa il nemico.

Nei primi prototipi, la carica di sfondamento era una sostanza adesiva che si poteva lanciare su pareti, pavimenti, soffitti: comoda, ma poco realistica. Adesso invece bisogna essere a contatto con la superficie e ci vuole qualche secondo per piazzarla. In alcune situazioni è meglio coordinarsi con un compagno perché ci copra mentre viene posizionata la carica.

La carica di sfondamento nei primi prototipi e la versione attuale.

Neutralizzare la minaccia

Una volta creata una breccia, bisogna eliminare il nemico. Nessuna unità antiterrorismo che si rispetti entrerebbe in azione senza qualche granata accecante (o "flashbang"). Si tratta di dispositivi esplosivi non letali (sviluppati dalla SAS britannica negli anni 60), usati per disorientare temporaneamente il nemico sfruttando un forte botto e un lampo accecante. Il punto debole di qualsiasi strategia di attacco è che, indipendentemente dal punto di entrata, dall'altro lato potrebbe esserci il nemico in attesa. Le flashbang risolvono questo problema e permettono di sfruttare al massimo la confusione momentanea. Teniamo sempre ben presenti le leggi della fisica in modo che, quando si lancia una flashbang contro una parete, la reazione sarà quella giusta. Vogliamo che ogni cosa, perfino nelle animazioni, sia realistica, così da permettere al giocatore di immergersi completamente nella storia. E le flashbang non fanno eccezione.

Le granate a frammentazione, un'arma antiuomo che espelle frammenti metallici all'esplosione, sono un altro classico di Rainbow Six a disposizione del giocatore. Abbiamo modellato le nostre basandoci sulla granata M67. Non vanno usate per sfondare le superfici, perché i frammenti espulsi, non l'esplosione, sono pericolosi. Tuttavia, sono utili in molte situazioni, soprattutto quando si affrontano più nemici in condizione di inferiorità numerica. Le granate hanno un timer e, se i nemici sono in gruppo, è possibile eliminarli tutti in un sol colpo ritardando il lancio. In Rainbow Six Siege, però, non potrete usarle per risolvere qualsiasi situazione. Di norma, le unità antiterrorismo non utilizzano le granate a frammentazione a causa delle loro pericolosità negli spazi chiusi. Tuttavia, volevamo rimanere fedeli alla storia del franchise e le abbiamo inserite in quantità limitata. A causa della loro grande potenza (sia per il nemico che per i propri compagni di squadra) e della struttura a combattimenti ravvicinati del gioco, saranno uno strumento tattico da usare con cautela.

Se usato con abilità, lo scudo balistico diventa un potente strumento

Infine, lo scudo balistico è uno strumento di supporto molto potente, che l'apripista può usare per coprire i compagni mentre si spostano insieme. L'agente con lo scudo può impugnare solo una pistola, ma è molto difficile da uccidere e i difensori dovranno cercare di aggirarlo. Inoltre, per aumentare il realismo, lo scudo rallenta i movimenti e non rende invincibili. Sarà quindi necessario procedere con attenzione e agire di conseguenza.

Gli equipaggiamenti descritti nell'articolo sono gli strumenti d'assalto base implementati finora. In futuro potremmo condividerne altri. Non perdetevi l'articolo della prossima settimana "Equipaggiamenti di difesa" per scoprire attrezzatura e meccaniche a disposizione dei difensori. E nell'attesa...

  • Quali combinazioni o scenari d'utilizzo vi vengono in mente per gli equipaggiamenti dell'articolo?
  • Che altri strumenti vorreste avere a disposizione?

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Chase “Electr1cPanda” Straight - Community Developer, Ubisoft Montreal
Chase è un impacciato americano emigrato in Canada. Adora la musica, fare il DJ, scrivere sui blog e, ovviamente, giocare per ore. E non fa discriminazioni: gli piace giocare tanto sulle console quanto sul suo PC personalizzato. Fategli un saluto e mandategli foto di gatti (otterrete punti bonus se indossano materiale di Rainbow Six) su Twitter a @R6ComDevs.

Genevieve "Livinpink" Forget - Community Developer, Ubisoft Montreal
Gen è nota nell'industria videoludica come Livinpink. È famosa per aver fatto parte di diverse comunità di gioco competitivo grazie al suo lavoro presso eSports. Partecipa a sessioni settimanali in livestream di Dungeons & Dragons. E il suo contatto twitter è @R6ComDevs.

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