Per alcuni, l'immagine di Annie Lennox sarà indelebilmente segnata dai capelli color arancione, dall'austero abito e dai tormentati testi cantati nella band synth-pop degli anni 80, Eurythmics. Ma se VH1 l'ha eletta "migliore cantante soul bianca", è anche grazie al suo album d'esordio da solista Diva uscito nel 1992, certificato doppio platino negli Stati Uniti e quadruplo platino nel Regno Unito. Il primo singolo, "Why", presenta un testo dalla grande spinta emotiva ed esibisce il lato più introspettivo di Lennox, molto distante dalla sua performance aggressiva di "Missionary Man".
Il contemplativo intro di piano e synth di archi di "Why" precede una raffinata armonia vocale a tre parti che canta il titolo del brano, evocando un coro gospel e dando sostanzialmente vita al ritornello. Annie canta tutte le tre parti come fossero degli accordi: il primo accordo della frase è C maggiore in primo rivolto, dove la terza dell'accordo (E) occupa la posizione più bassa, la quinta (G) quella di mezzo e la fondamentale (C) quella più alta. Questa frase vocale termina con un accordo di A minore, anch'esso in primo rivolto. In questo caso, la terza dell'accordo (C) occupa la posizione più bassa, la quinta (E) quella di mezzo e la fondamentale (A) quella più alta.
È importante notare che C maggiore e A minore sono accordi relativi l'uno dell'altro. Ciò significa che le scale di C maggiore e A minore condividono le stesse note, ma sistemate in un ordine diverso. Dal punto di vista cantautoriale, l'utilizzo di accordi relativi garantisce fluidità nelle transizioni, poiché derivano praticamente dalla stessa scala e, di conseguenza, si relazionano benissimo tra loro. Il passaggio tra maggiore e minore negli accordi relativi aggiunge una chiara sfumatura emotiva: è possibile cambiare radicalmente l'atmosfera di un brano, pur restando all'interno della stessa scala.
Al minuto 1:25 ha luogo un drammatico cambio di tonalità da C maggiore a D maggiore che enfatizza l'insicurezza del testo di Lennox: "I tell myself too many times, why don't you ever learn to keep your big mouth shut?" (Me lo dico troppo spesso, perché non impari a tenere la bocca chiusa?) L'atmosfera si attenua nuovamente grazie a un elegante ritorno in C maggiore ("Falling from your mouth"). Questo cambio di tonalità si ripete nel brano che poi ritorna al meraviglioso coro a tre parti vocali, che accompagna la sentita parte solista di Lennox, fino alla commovente fine del brano in cui la cantante sussurra "You don't know what I feel" (Non sai ciò che provo). Una chiusura dalla forte carica emotiva per una delle migliori ballate della sua carriera solista.
Leila Abdul-Rauf è una polistrumentista e compositrice e vive a Oakland, CA. Leila è chitarrista e cantante per i gruppi metal Vastum e Hammers of Misfortune e dell'etereo gruppo post-punk Terebellum. Inoltre, compone e produce musica ambient a suo nome e con il trio di musica elettronica Ionophore. Ha partecipato a molti tour internazionali e, nel tempo libero, insegna chitarra e canto.
"Annie Lennox DNP" di Britt Berger è concesso sotto licenza CC BY-SA 3.0.