A cura di Margaret Jones
Inserito all'interno dell'ondata delle canzoni rock spirituali dei primi anni 70, il successo dei Doobie Brothers "Jesus Is Just Alright" è balzato subito in classifica grazie allo sfavillante assolo di chitarra di Patrick Simmons e all'uso massiccio dell'organo Hammond. Ciò premesso, molti ascoltatori forse non sanno che il brano fu scritto in origine dal musicista gospel Arthur Reid Reynolds nel 1966. Sebbene i Doobie Brothers abbiano goduto del successo commerciale del brano, "Jesus Is Just Alright" possiede una storia leggendaria che lega il gospel al folk psichedelico e nasce molto prima del suo arrivo nelle classifiche rock.
*I virtuosismi chitarristici sono l'elemento principale della versione dei Doobie Brothers di "Jesus Is Just Alright". *
La musica gospel costituisce la radice della nascita del rock & roll. Musicisti come Sister Rosetta Tharpe resero popolare la chitarra elettrica e gli stili vocali divenuti in futuro propri del rock nacquero dai gruppi gospel come gli Art Reynolds Singers. "Jesus Is Just Alright" è un perfetto esempio delle influenze stilistiche introdotte dal gruppo. La rivista Billboard paragonò il loro disco del 1966 Tellin' It Like It Is!, da cui è tratto il brano, a un ponte tra gospel e rock, affermando: "La linea tra gospel e musica pop si fa più sottile con questo pacchetto eccezionale ed estremamente spendibile che combina entrambi gli stili artistici."
La versione originale degli Art Reynolds Singers venne pubblicata nel 1966.
Tra il 1966 e il 1972 vennero registrate le tre registrazioni più famose di "Jesus Is Just Alright": la prima da Art Reynolds, la seconda dai The Byrds e l'ultima dai Doobie Brothers. La versione del 1969 dei The Byrds trasuda psichedelia con le sue chitarre, pur mantenendo elementi stilistici come l'intro di batteria e l'imponente "Oh yeah!" a fine brano, ma l'uso delle chitarre elettriche e dell'Hammond B3 è in netto contrasto con l'enfatico pattern di pianoforte impreziosito da passaggi di tromba reso dagli Art Reynolds Singers. Le armonie vocali di tutte le versioni mantengono lo stesso feeling dell'originale, ma il resto del brano si evolve come fosse un "telefono senza fili", in cui ogni ripetizione si stacca sempre più dall'elemento primario.
Tratti psichedelici inondano la versione dei The Byrds di "Jesus Is Just Alright", uscita nel 1969.
Ne è un esempio la modifica del tempo nel bel mezzo della versione dei Doobie Brothers. Il rallentamento segnala una modifica nelle priorità espressive: ora il brano mette in mostra il virtuosismo dei membri della band e non solo il messaggio lirico. Ed è questa la versione che ha ispirato le illustri cover dei dc Talk e degli Stryper, che hanno preso l'arrangiamento dei Doobie Brothers, rielaborando i suoi elementi per inserirli all'interno dei rispettivi stili.
L'involontaria segretezza dell'origine di "Jesus Is Just Alright" fa sì che il brano lasci velatamente l'amaro in bocca. Nonostante l'incisione delle versioni dei The Byrds e dei Doobie Brothers attribuisca ad "A. Reynolds" la scrittura del brano, erroneamente molti ritengono che a comporla siano stati proprio i Doobie Brothers. Perlomeno, il cognome di Arthur è stato riconosciuto dalle etichette: negli anni 60 e 70, l'assenza dell'attribuzione della paternità della cover era un problema comune e alcuni gruppi rock si appropriavano di brani scritti da esponenti della black music, senza fornire i diritti d'autore ai compositori originali. La creatività di una reinterpretazione artistica è degna di nota, ma l'esperienza dell'ascoltatore si arricchisce quando ai musicisti originali viene riconosciuto il proprio lavoro.
Margaret Jones è una cantautrice, polistrumentista e insegnante di musica residente a Oakland, CA. Suona la chitarra in molti gruppi locali, tra cui il suo progetto cantautorale M Jones and the Melee. Inoltre, possiede un dottorato in Storia della musica alla UC Berkeley e ha insegnato al San Francisco Conservatory of Music.
Doobie Brothers di Leahtwosaints è concesso sotto licenza CC BY-SA 2.0
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