14.January.2022

Mutazioni di Chimera

Il parassita Chimera non soltanto modifica il paesaggio in maniera imprevedibile
a ogni incursione, ma muta anche molto rapidamente, calando gli operatori in circostanze sempre
più pericolose e costringendo a rivedere le strategie da mettere in atto. Ogni volta che procede con un'incursione,
la squadra di operatori rischia di affrontare una delle sette mutazioni casuali attualmente note,
creando seri ostacoli all'attraversamento della zona di contenimento.

L'unico modo per contrastare questa minaccia è farsi trovare pronti e sapere non soltanto
in cosa consistono le varie mutazioni, ma anche come affrontarle. In questo articolo
prenderemo in esame ciascuna mutazione, descrivendola e indicando gli aspetti di maggior rischio
e i modi migliori per affrontarla.


NIDI CORAZZATI

La prima mutazione in cui voi e la vostra squadra potreste imbattervi nella zona di contenimento sono i nidi archei che hanno sviluppato un rivestimento esterno eccezionalmente resistente. Questi nidi corazzati sono protetti da un carapace di archeloma essiccato, che li rende altamente resistenti ai danni da proiettile. Distruggerli con le armi da fuoco resta possibile, ma il tempo impiegato sarà molto più lungo.

Protocollo d'ingaggio consigliato: per penetrare il rivestimento esterno
e distruggere questi nidi consigliamo l'uso degli esplosivi. Un altro approccio molto efficiente contro queste mutazioni
è costituito dall'avvicinamento e dal successivo abbattimento.


PORTATORI DI SPORA ACCECANTE

Questa mutazione di Chimera si manifesta come escrescenze bulbose sul corpo di vari tipi archei. Tali escrescenze sono delle spore accecanti. Queste spore si attaccano agli operatori che si avvicinano troppo, ostruendone la vista e infine esplodendo per rilasciare una nube di gas tossico.

Protocollo d'ingaggio consigliato: poiché avvicinandosi agli archei portatori di queste spore
l'operatore rischia di attivare i sensori di prossimità delle spore e quindi di ritrovarsele addosso,
consigliamo di attaccare gli archei portatori dalla distanza.
Una volta ucciso l'ospite archeo, infatti, le spore cadranno semplicemente a terra.


ARCHEI OCCULTATI

Una mutazione inusuale, che riguarda peraltro l'intero ambiente, è quella che ha dato vita ai cosiddetti archei occultati: archei, cioè, invisibili agli operatori che, ignari, accedono a una nuova area. L'ennesima riprova del fatto che nelle zone di contenimento non si può mai essere troppo cauti. Se non altro, l'occultamento di questi archei svanisce nel momento in cui vengono allertati. Non appena ingaggiano un nemico, subiscono danni o vengono in qualche altro modo allertati, infatti, gli archei perdono la loro invisibilità.

Protocollo d'ingaggio consigliato: consigliamo di adottare un approccio tattico
ogni volta che si accede a una nuova area: se sembra libera o stranamente tranquilla, può infatti
essere popolata da archei occultati. Tecnologie REACT comuni quali mine scanner, granate
scanner e granate da ricognizione a gas possono rivelare l'eventuale presenza di archei occultati.


ARCHELOMA CAUSTICO

Un'altra mutazione di cui prendere nota è quella che porta alla formazione di colonie di archeloma caustico. A differenza dell'archeloma
ordinario, questa variante secerne un cocktail di composti chimici estremamente corrosivi in grado non soltanto di
rallentare i movimenti degli operatori, ma anche di infliggere danni nel tempo a chiunque vi sia
in contatto (i danni vengono applicati ogni 3 secondi).

Protocollo d'ingaggio consigliato: occorre assolutamente evitare contatti con l'archeloma caustico
prolungati nel tempo. Occorre inoltre fare molta attenzione agli archei che si lasciano dietro
una scia di archeloma, poiché anch'essa sarà interessata dalla mutazione. Per fortuna è possibile
distruggere l'archeloma caustico esattamente come quello normale, quindi
si consiglia di liberare il passaggio prima di ingaggiare qualsiasi altra minaccia.


ECCESSO DI ARCHELOMA

Questa mutazione mette tutte le varianti di archei nelle condizioni di rilasciare grandi quantità di archeloma, portando alla creazione di lunghe scie della sostanza da parte degli archei in movimento. La mutazione consente al parassita Chimera di diffondersi più facilmente nell'ambiente, il che significa aree più vaste in cui gli archei si muovono più rapidamente e gli operatori più lentamente.

Protocollo d'ingaggio consigliato: poiché non esiste un metodo efficace per evitare del tutto di camminare sull'archeloma,
la cosa migliore da fare è prepararsi a fare i conti tanto con la ridotta mobilità della squadra
quanto con l'accresciuta mobilità del nemico.


MELMA SPONTANEA

Tra tutte le mutazioni, questa è quella che forse fa maggiormente venire i brividi. Quando vengono uccisi, alcuni archei generano una pozza di melma rossastra. Se allertata, questa melma si sposterà verso la fonte del disturbo, colpendola con i suoi viticci allungabili. La melma può anche dividersi e riunirsi all'infinito, finché non viene distrutta.

Protocollo d'ingaggio consigliato: consigliamo di mirare al punto debole degli archei,
così da obliterarli e scomporli nelle loro componenti molecolari. In questo modo gli archei non genereranno
né pozze di archeloma né pozze di melma.


NEBBIA DEL PARASSITA

Questa mutazione consente alle colonie di archeloma di produrre e rilasciare nell'ambiente una fitta cortina in grado di ridurre la visibilità. La cortina non ha effetti sulle varianti archee, mentre gli operatori subiranno una drastica riduzione della visibilità a partire dai 3 metri di distanza.

Protocollo d'ingaggio consigliato: la visibilità ridotta costringe a una ricognizione
dell'ambiente ancora più prudente. Gli operatori devono muoversi con cautela e cercare di usare abilità
o tecnologie REACT che consentono di farsi un'idea preventiva dell'ambiente circostante,
come per esempio le mine e le granate scanner.

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